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Maurelli (Federbalneari): “Concessioni a rischio caos, Comuni attendano riforma nazionale” – Federbalneari ITALIA

Maurelli (Federbalneari): “Concessioni a rischio caos, Comuni attendano riforma nazionale”

L’appello del presidente dell’associazione: “Mancano dati su demanio lacuale e fluviale per confermare non scarsità di risorsa”

Di Mondo Balneare 16 Ottobre 2023

«In questo momento è inequivocabile che sulle concessioni balneari si stia generando il caos: alcuni Comuni stanno prendendo direzioni contrarie rispetto alla legge nazionale 118/2022, che impedisce agli enti locali di indire le gare in autonomia, in assenza del decreto attuativo sulla riforma che deve ancora essere emanato». Lo ha affermato il presidente di Federbalneari Italia Marco Maurelli nel corso del convegno “Le concessioni demaniali marittime con finalità turistico ricreativa. Continuità d’esercizio possibile?”, organizzato lo scorso mercoledì dalla sua associazione alla fiera Sun di Rimini (nel video qui sopra, la registrazione integrale dell’iniziativa). «La concorrenza è una materia di esclusivo appannaggio dello Stato, perciò Comuni e Regioni non possono decidere in autonomia: lo abbiamo ribadito anche partecipando al recente tavolo col governo sulla mappatura delle concessioni», ha aggiunto Maurelli. «Abbiamo sempre condannato la decisione delle sentenze gemelle del Consiglio di Stato che hanno portato a fissare la scadenza delle concessioni al 31 dicembre 2023, come recepito dalla legge 118/2022 del governo Draghi. Ma almeno, per effetto di quella legge, è partito un serio lavoro sulla mappatura delle concessioni demaniali marittime», ha sottolineato Maurelli. «Un lavoro che avrebbe dovuto essere svolto quindici anni fa, e invece abbiamo avuto quindici anni di limbo che hanno generato il blocco degli investimenti, la difficoltà delle imprese balneari a stare al passo con l’evoluzione della filiera del turismo italiano e una precarietà generale del nostro settore». Il tavolo sulla mappatura delle concessioni, che ha fatto emergere il dato del 33% di occupazione delle coste italiane al netto delle aree non concedibili, secondo Maurelli «è solo un punto di partenza», poiché «se vogliamo fare una mappatura seria e completa, bisogna considerare anche il demanio fluviale e lacuale. Ci sono altri 65.000 chilometri da mappare tra laghi e fiumi, perciò a nostro avviso la risorsa naturale disponibile è ben più ampia del 33%». Il presidente di Federbalneari ha concluso il suo intervento informando che l’associazione è stata convocata per il prossimo 24 ottobre dalla Commissione europea sulle petizioni, per discutere una sua petizione del 2015 sulle evidenze pubbliche delle concessioni balneari. Il convegno di Federbalneari è stato aperto da un video-intervento del magistrato Michele Di Martino (Tar Campania), che ha fatto il punto sulla situazione attuale delle concessioni demaniali marittime. Il video (disponibile sul nostro canale YouTube) è stato in seguito commentato dall’avvocato Domenico Ciccarelli, presidente di Federbalneari Campania, che ha sottolineato come una delle criticità maggiori, in questo momento, sia legata «all’articolo 49 del Codice della navigazione, che prevede l’incameramento dei beni al termine della concessione demaniale, col rischio di azzerare di fatto il valore delle imprese». In secondo luogo, ha aggiunto l’avvocato, «occorrerebbe precisare meglio il concetto di scarsità della risorsa: il tavolo ha fatto emergere come il 67% delle coste siano concedibili, ma non ha tenuto conto della quantità di spiagge che ogni Regione impone di lasciare libere, dal 50% del Lazio al 30% della Campania». In questo momento dunque, «supponendo che la risorsa sia scarsa e che le concessioni scadano il 31 dicembre prossimo, si dovrebbero fare le procedure comparative: ma chi le dovrà? Come si dovranno scrivere i bandi? Con quali regole? E come dovranno essere valutate le offerte? Resta tutto questo e molto altro da decidere. Credo che nessun operatore abbia paura di partecipare a una gara sulla sua concessione balneare, perché nessuno meglio di lui sa come gestire l’attività che porta avanti da decenni. Il problema non è concorrere a parità di condizioni; bensì concorrere in assenza di regole».

Fonte: MondoBalneare.com

Maurelli (Federbalneari): “Concessioni a rischio caos, Comuni attendano riforma nazionale”