“Non condividiamo le motivazioni giuridiche di questa sentenza. Quanto deciso dal Consiglio di Stato mette a repentaglio le oltre 30 mila famiglie che lavorano nel settore turistico balneare, decretando il blocco degli investimenti con gravi ripercussioni anche a livello occupazionale. In questo modo, infatti, si rende fortemente instabile un settore che conta circa un milione di lavoratori”. Così Marco Maurelli presidente, di Federbalneari Italia, commenta la decisione del Consiglio di Stato che in adunanza plenaria ha fissato la proroga delle concessioni balneari solo fino a dicembre 2023. “Come Federbalneari Italia – aggiunge Maurelli – siamo sbigottiti: faremo ulteriori valutazioni legali perché sarebbe stato auspicabile ricorrere alla Corte di Giustizia europea confermando l’attuale periodo transitorio per scrivere subito la riforma delle concessioni’.